Quello della sostenibilità è un valore
universale, non può esistere
una sostenibilità a ‘compartimenti
stagni’. La realtà che viviamo
ogni giorno ci obbliga a riflettere e a
trovare soluzioni affinché le prossime generazioni
possano abitare questo pianeta, possano
proliferare e crescere, possano lavorare e
vivere con una nuova forma di consapevolezza”.
Nelle parole di Imma Romano, che ne è
direttrice delle Relazioni istituzionali e della
Comunicazione, la filosofia di Codere Italia
in materia di sostenibilità. Una filosofia che si
traduce in azioni concrete: “Le aziende, tutte,
sono chiamate a fare la loro parte in questo ambito
mettendo in campo azioni concrete per il raggiungimento
degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu e
per lasciare alle future generazioni un mondo vivibile.
Per quanto ci riguarda abbiamo molto chiaro tutto
questo e ci stiamo adoperando in tal senso”.
Più in dettaglio, ecco come Codere Italia punta
a essere un’azienda di gioco sostenibile: “Stiamo
trattando il tema a 360°: parità di genere, D&I (diversity
e inclusion), work life balance, digitalizzazione,
riduzione dei rifiuti. L’approccio è propositivo
e sistematico sebbene con la consapevolezza che
non è facile armonizzare tutti questi aspetti e che
ogni giorno l’asticella del risultato da raggiungere è
sempre più alta. Tuttavia l’impegno c’è, dichiarato e
costante, per l’ottenimento dei migliori risultati. Le
persone sono centrali in questo e noi crediamo nel
valore delle nostre”.
Romano sottolinea, inoltre: “La sostenibilità delbusiness
passa però anche attraverso le scelte politiche.
Auspichiamo che finalmente i decisori approccino
il nostro settore come un qualunque altro settore
produttivo, che dà lavoro a tanti e che garantisce un
costante presidio di legalità sui territori. Senza questo
cambio culturale
qualunque sforzo aziendale
e personale non può
avere alcun risultato”.
La pandemia, il cambiamento
climatico, il
conflitto in Ucraina,
il caro energia, hanno
cambiato il vostro modo
di fare business e di approcciare
il mercato?
“Tutte queste vicende
drammatiche hanno
contribuito a un più
generale cambiamento: nessuno è più quello che era
prima della pandemia e tutti, credo e spero, diamo
oggi molto più valore alla pace ed alla libertà. Vedere
un mondo intero in lockdown e un Paese annichilito,
dalla sera alla mattina, ha reso ancora più evidente la
vulnerabilità di ciascuno e i rischi a cui siamo esposti
a livello globale.
Ma anche noi, tra mille restrizioni e difficoltà
dobbiamo andare avanti. Abbiamo il dovere di continuare
nella nostra difesa strenua del gioco legale, di
un gioco di Stato che tutela i giocatori e garantisce
risorse economiche al nostro Paese. Abbiamo una responsabilità
nei confronti dei dipendenti di Codere,
che si impegnano per garantire un servizio di qualità,
e dei nostri clienti che, giorno dopo giorno, ci mostrano
la loro fiducia e ai quali garantiamo legalità,
professionalità e attenzione costante”.
Analizzando infine la più stretta attualità, Imma
Romano indica le vere emergenze, in termini di sostenibilità,
che un’azienda di gioco che opera in Italia
deve affrontare.
“Le vere emergenze sono tante: dal rincaro dell’energia
alla instabilità economica, dalla ‘sordità’ delle
istituzioni alle grida di aiuto degli operatori, al ritardo
nel definire un riordino strutturato del settore, dalla
campagna denigratoria, che viene portata avanti da
alcuni organi di stampa, al rischio di implosione dovuto
alle normative regionali. A questo si somma l’enorme
contenzioso dovuto alla difficile relazione tra
istituzioni, il più delle volte locali, e operatori: talvolta
un confronto preventivo consentirebbe di trovare un
punto d’incontro proficuo per tutte le parti.
Il nostro obiettivo resta quello di affiancare il decisore,
soprattutto attraverso approfondimenti e studi
scientifici, nel definire una strategia per il futuro
prossimo che consenta una profittabilità sostenibile
alle aziende e un gioco legale, responsabile e soprattutto
sempre divertente per il giocatore